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Comunicazioni radio in mare: utilizzo del VHF

Oggi vogliamo parlare di un argomento molto importante per chi ama il mare: le comunicazioni radio in mare e l'utilizzo del VHF.

Questo strumento, fondamentale per la sicurezza in mare, è un fedele compagno di viaggio per chi naviga oltre le sei miglia dalla costa.

Ma cosa c'è da sapere su questo dispositivo? Scopriamolo insieme!


Il VHF: Un amico indispensabile

Il VHF, o apparato ricetrasmittente VHF, è obbligatorio a bordo delle unità da diporto che navigano oltre le sei miglia dalla costa. Può essere di tipo fisso o palmare, ma in entrambi i casi, è un prezioso alleato per il soccorso e la sicurezza in mare.

Per utilizzare il VHF, è necessario essere dotati della Licenza d?Esercizio (RTF) e chi lo adopera deve essere in possesso del Certificato Limitato di Radiotelefonista.

Non preoccuparti, la legge 172/2003 ha semplificato notevolmente la procedura per la richiesta della licenza!


Utilizzo del VHF

Il VHF comunica in modalità SIMPLE, vuol dire che se stai parlando non puoi ascoltare, se ascolti non devi parlare, se stanno parlando altri devi mantenere il silenzio.

Questa modalità è quindi differente dalla modalità DUPLEX utilizzata dal telefono e dai nostri cellulari.

Le frequenze del VHF, comprese tra 150 e 162 MHz, sono suddivise in canali:


La portata del VHF: Un occhio sull'orizzonte

La comunicazione tra due stazioni VHF può avvenire in qualsiasi momento, a patto che le antenne "si vedano".

La distanza massima alla quale due VHF posso comunicare è limitata dalla curvatura terrestre e dipende dall'altezza delle rispettive antenne. La formula utilizzata è la stessa che permette di calcolare la portata geografica di un faro.

Ricorda, più portiamo in alto la nostra antenna e più ne aumentiamo la portata!

Ma attenzione, la portata può essere condizionata dalla presenza di eventuali ostacoli come i rilievi.


La portata del VHF


Chiamate di soccorso, urgenza e sicurezza: Parole che salvano vite

Il VHF è fondamentale per le comunicazioni di soccorso, urgenza e sicurezza.

La chiamata di "soccorso", ad esempio, indica che una nave corre un pericolo grave e imminente e deve essere trasmessa solo per ordine esplicito del comandante del natante.

La chiamata di "urgenza" invece, indica che la stazione chiamante deve inoltrare un messaggio concernente la sicurezza di una nave in pericolo o di una persona a bordo che necessita assistenza medica urgente.

Infine, la chiamata di "sicurezza" ha lo scopo di inoltrare comunicazioni relative a pericoli, divieti o informazioni della navigazione.


Le tipologie di chiamate VHF: Securite, Pam, Mayday

Nel mondo della navigazione, le chiamate VHF svolgono un ruolo cruciale per la sicurezza in mare. Esistono tre tipi principali di chiamate: Securite, Pan e Mayday, ognuna con un suo specifico scopo e protocollo.

La chiamata "Securite" è utilizzata per inoltrare comunicazioni relative a pericoli, divieti o informazioni sulla navigazione, tra cui quelle di tipo meteorologico. Questo tipo di chiamata è sempre preceduta dalla dicitura "Securite", ripetuta per tre volte, seguita dalle indicazioni in merito.

La chiamata "Pam" o "Pam Pam", invece, indica una situazione di urgenza. Questa chiamata è utilizzata quando una stazione deve inoltrare un messaggio concernente la sicurezza di una nave in pericolo o di una persona a bordo che necessita di assistenza medica urgente. Anche in questo caso, la chiamata è preceduta dalla dicitura "Pam Pam", ripetuta per tre volte, seguita dalla normale procedura descritta per le chiamate di soccorso.

Infine, la chiamata "Mayday" è la più grave di tutte e indica una situazione di pericolo imminente e grave. Questa chiamata deve essere trasmessa solo per ordine esplicito del comandante del natante e deve essere lanciata sul canale 16, ripetuta a intervalli fino a quando non si riceve risposta.

La chiamata di soccorso deve essere annunciata con "Mayday, Mayday, Mayday", seguita dal nome dell'imbarcazione, ripetuto tre volte, e poi dalla comunicazione della posizione, del numero di persone a bordo e del pericolo in corso.

Ricordate, queste chiamate sono fondamentali per garantire la sicurezza in mare e devono essere utilizzate con responsabilità e consapevolezza.

Esempio di chiamata Mayday, Mayday Relay e Silence Mayday

La chiamata "Mayday" è la più grave tra le chiamate di emergenza in mare e viene utilizzata quando una nave o un natante è in pericolo grave e imminente.

Ecco un esempio di come potrebbe essere formulata una chiamata Mayday:

"Mayday, Mayday, Mayday. Qui la barca 'Mare Sereno'. Posizione: 41 gradi 24' Nord, 2 gradi 10' Est. Abbiamo una falla nello scafo e stiamo imbarcando acqua. Siamo in quattro a bordo. Abbiamo bisogno di assistenza immediata."

La chiamata "Mayday Relay" viene invece utilizzata quando una stazione riceve un Mayday, ma non è in grado di intervenire direttamente. Questa stazione può quindi trasmettere il Mayday Relay per richiedere assistenza a nome della nave in pericolo.

Un esempio di Mayday Relay potrebbe essere:

"Mayday Relay, Mayday Relay, Mayday Relay. Qui la stazione costiera 'Roma'. Abbiamo ricevuto una chiamata Mayday dalla barca 'Mare Sereno' in posizione 41 gradi 24' Nord, 2 gradi 10' Est. Hanno una falla nello scafo e stanno imbarcando acqua. Sono in quattro a bordo. Richiedono assistenza immediata."

Infine, la chiamata "Silence Mayday" (o "Seelonce Mayday") viene utilizzata per richiedere il silenzio radio su un canale in cui è stata trasmessa una chiamata Mayday. Questo permette di evitare interferenze e di garantire che le comunicazioni di soccorso possano avvenire senza ostacoli. Un esempio di Silence Mayday potrebbe essere:

"Silence Mayday, Silence Mayday, Silence Mayday. Qui la stazione costiera 'Roma'. Chiediamo silenzio radio sul canale 16 per gestire una situazione di emergenza."


Il futuro del VHF: GMDSS e DSC

Oggi, la soluzione più efficace per indirizzare i soccorsi verso una zona di mare ben precisa è rappresentata dal VHF GMDSS, munito di DSC (Digital Selettive Calling) e collegato al GPS.

Questi apparecchi, grazie all'innovazione tecnologica, permettono di lanciare la richiesta di soccorso, completa della posizione del natante, semplicemente premendo in sequenza gli opportuni tasti. Saranno poi i soccorritori a valutare la deriva o lo scarroccio dell'imbarcazione dall'ultima posizione, dirigendo le unità di soccorso verso l'imbarcazione in difficoltà che continuerà a trasmettere il segnale di mayday.


La licenza e il certificato: Documenti necessari per l'uso del VHF

Per utilizzare il VHF, è necessario essere dotati della Licenza d?Esercizio (RTF) e chi lo adopera deve essere in possesso del Certificato Limitato di Radiotelefonista. Quest'ultimo è obbligatorio per utilizzare qualsiasi VHF, sia palmare o fisso, e viene rilasciato, senza esami, dagli Ispettorati Regionali del Ministero delle Comunicazioni. È valido su unità da diporto e navi fino a 150 tonnellate di stazza lorda, con stazioni radio di potenza non superiore ai 60 Watt.

Nel caso di GMDSS sarà necessario sostenere un esame per conseguire l'attestato. La nostra scuola da anni ospita il RYA - Royal Yachting Association - per lo svolgimento di questi corsi a vantaggio dei nostri allievi.


In conclusione

Navigare è una delle esperienze più belle e affascinanti che si possano vivere, ma come ogni attività, richiede attenzione e rispetto per le regole, soprattutto quando si tratta di sicurezza.

Il VHF è uno strumento fondamentale per garantire la nostra sicurezza e quella degli altri naviganti. Ricorda sempre di utilizzarlo correttamente e di mantenere sempre aggiornate le tue competenze e conoscenze. Buon vento e buona navigazione!